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Quella che in Italia si chiama merenda, in Francia viene chiamata quatre heures - le quattro, che è appunto l'orario in cui sedersi e mangiare qualcosa di leggero e veloce. Una colazione del primo pomeriggio.
Prima di questo termine e parlo del 1800, era usata la parola gouter (assaggiare, assaggio, o anche da gout, goccia o qualcosa di piccolo), e si riferiva alla merenda presa non solo dai bambini ma anche da tutte le persone che necessitavano di forze come donne in attesa, adolescenti, sportivi o per chi svolgeva lavori pesanti.
Si trattava di una fetta di pane con burro o un pezzo di cioccolata dentro il panino (il nonno del pain au chocolat).
Oggi abbiamo l'imbarazzo della scelta ma devo dire che conservo un tenero ricordo delle mie merende da bambina quando Nutella e merendini non erano nati o conosciuti e mia nonna mi faceva il panino con dentro la tavoletta di cioccolata o la fetta di pane, strusciata con il pomodoro e condita con olio e sale. Una festa! E io che ho sempre mangiato come un uccellino (così diceva mia nonna), quanto arrivavano le quattro, quella merenda era attesissima!
Il gouter oggi può essere benissimo un biscottone farcito come quello che vi propongo con le nocciole e la crema di nocciole.
Ingredienti
200g farina
60g farina di nocciole
2 cucchiai cacao amaro
120g zucchero a velo
130g burro
1 uovo
1 pizzico di sale
200g crema di nocciole
Procedimento
Setacciare la farina e unirla alla farina di nocciole, il cacao, lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungere il burro a temperatura ambiente e lavorare fino a formare un composto sabbioso. Aggiungere l'uovo leggermente battuto e lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Avvolgere di pellicola trasparente e conservare in frigo per 1 ora.
Scaldare il forno a 180°.
Stendere la pasta e con il coppapasta, tagliare dei cerchi. Alla metà di questi, praticare un foro al centro.
Far cuocere per 15 minuti, lasciare raffreddare e poi comporre i biscottoni farcendoli la crema di nocciole.
! Per non rovinare la forma, io li taglio a cerchio, tolgo i ritagli, li metto in frigo e dopo 20 minuti, visto che sono più rigidi, sono più maneggevoli e posso sistemarli nella teglia.
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venerdì 29 marzo 2013
Goûters alle nocciole
Cheesecake salato ricotta e prosciutto
sabato 23 marzo 2013
Penne salsiccia e piselli profumate alla salvia
mercoledì 20 marzo 2013
Frollini al cacao
martedì 19 marzo 2013
Pop-cakes salati
venerdì 15 marzo 2013
Tiramisù bianco
Aò, a me il tiramisù non mi piace.
O meglio, non mi piace quello che assaggio fuori casa mia!
No, non è che il mio è il migliore, figuriamoci, ma pian piano l'ho adattato ai miei gusti, quindi lo trovo perfetto per il mio palato.
Non mi piacciono quelli carichi di caffè, quelli con i biscotti inzuppatissimi che fanno pappa, quelli sodi che rimangono in piedi, quelli che sanno di burro mascarponato.
Son difficile lo so, e non solo nei tiramisù.
In ogni caso la base di questa ricetta mi è stata data dalla mia amica Claudia, una non-foodblogger (una sana insomma) e quando non faccio il mio tiramisù classico, faccio questo che è supervelocissimo.
Ho semplicemente aggiunto del cioccolato bianco al posto del suo fondente e i biscotti li ho inzuppati nel latte invece che nel caffè.
Total white.
Come il dentifricio.
Per farlo ci vuole:
pirofila 22x14
250g ricotta
70g zucchero a velo
2 uova
essenza di vaniglia
100g cioccolato bianco
150g savoiardi
Lavorare la ricotta, lo zucchero e i tuorli con la frusta. Unire una goccia di essenza di vaniglia.
Montare gli albumi a neve e unirli molto delicatamente alla ricotta.
Inzuppare velocemente i savoiardi nel latte e disporsi in uno strato, nella pirofila.
Spalmare la crema alla ricotta e cospargere di cioccolato bianco tagliato a coltello.
Disporre un altro strato di biscotti, la crema e completare con scaglie o riccioli di cioccolato.
Lasciare riposare in frigo per un paio d'ore.
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domenica 10 marzo 2013
Le notine e...fine di una carriera
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