venerdì 26 agosto 2016

Insalata Dalia


E' incredibile come per merito (o a causa?) di  tecnologia e internet, tutto, ma proprio tutto, sia cambiato così velocemente. In pochissimi decenni l'80% degli oggetti che usiamo quotidianamente sono praticamente dei robot, macchine che ci portano a lavoro, che ci calcolano le operazioni matematiche, che ci indicano le strade e che ci mettono in contatto in tempo reale con tutto il pianeta e che ci lavano i vestiti.
Solo nel campo della cucina mi basta pensare alla fatica che facevamo per montare la panna o gli albumi a neve. Si montavano a mano, agitando la frusta fino a che ti venivano i crampi al braccio e dovevi passare il testimone all'altra donna di casa. Se poi ti occorrevano montati sodi, allora chiedevi aiuto alla forza maschile che dava l'ultima mescolata vigorosa per ottenere meringhe perfette.
I tempi erano lunghi, almeno 10/15 minuti di movimenti concitati e non sempre la riuscita era garantita. Una delle cose più belle al mondo in questo campo è stato l'avvento delle fruste elettriche: tutta un'altra storia. Sul web se ne possono trovare di ottime, tipo questa, dal design futurista, che in 4 minuti ti sei tolta il pensiero.
All'epoca, le ricette venivano passate con il passaparola e trascritte su foglietti di carta volanti, buste del pane, dietro gli scontrini. In tutte le cucine c'era un diario di ricette con le scritte pasticciate e le ricette avevano sempre un nome di donna: "torta di Anna" "frittelle di Teresa" e "Ciambella di nonna Filippa". Venivano indicati i passaggi principali, senza troppi dettagli e cambiate di volta in volta a seconda dei gusti della famiglia. Le ricette disponibili erano quelle che assaggiavi da amici e parenti o quelle di pochi libri classici che ogni donna aveva in casa. Manco ci veniva in mente di fare uno smoothie con mango e matcha, anzi, manco sapevamo cosa era lo smoothie anche se senza saperlo lo facevamo ai nostri figli.  

Oggi grazie al web si conoscono e realizzano ricette dell'altra parte del mondo, si sperimenta molto di più e si sbaglia meno, grazie agli errori o consigli del popolo web che scrive in rete. 
Abbiamo milioni di libri da consultare e milioni di siti, le riviste di cucina spopolano e le performance culinarie hanno invaso i media. Anche io ho abbandonato da tempo il foglio e la penna e quando devo cucinare, apro il computer e vengo sul mio blog. 
Sul sito Lionshome, un sito con centinaia di prodotti per la casa, ho trovato questo oggetto geniale.


Lo trovo comodissimo e ingegnoso: la base è un normale sottopentola in silicone ma con delle scanalature che permettono di mantenere dritto il cellulare o il tablet. Io poi che sono technology addict ,mentre cucino mi guardo le puntate dei telefilm in streaming. Il massimo!!
Per non parlare delle planetarie: mi chiedo ancora come ho fatto così tanto tempo senza.
Non era nemmeno nei pensieri quello di lavorare un chilo di impasto per brioche, troppo faticoso da realizzare. Grazie a macchine così, anche la frolla mi risulta facilissima, il risultato è ottimo e il tempo e la fatica minimo. Su internet se ne trovano di tutti i tipi e a tutti i prezzi, come queste bellezze meccaniche:





Insomma, è bello ricordare le nonne con le mani infarinate e i libri sporchi di confettura, pero' siam donne moderne alle quali  è stata data la possibilità di sperimentare e divertirci in cucina con degli aiuti validi e veloci, anche se sono poco romantici. Che poi chi l'ha detto? Se la malinconia per il passato vi attanaglia, avete mai visto questo  sbattitore vintage che ho trovato sul sito? Very sixties!



SHARE:

giovedì 23 luglio 2015

Insalata di pomodori e pane croccante e...popolo di FB


Su FB, trovi un sacco di cose simpatiche, altre interessanti, molte stupide, diffamanti, volgari, contraddittorie e ipocrite.
Trovi il risultato generalizzato dell'anima nella nostra società che dona il suo massimo splendore in argomenti come:


  1. Politica, dove tutti improvvisamente sono laureati in economia e commercio: quello di destra che sentenzia, quello di sinistra che si oppone, quelli specializzati in finanza e in borsa. Si aprono dibattiti fini a se stessi e ci si fanculizza fino al blocco del contatto.
  2. Cronaca nera, dove quelli che erano economi ieri, oggi sono giudici e avvocati penalisti. Si aprono tribunali virtuali, riesami, corti d'appello e assoluzioni e blocchi dei contatti dove però dopo un paio di giorni vengono sbloccati per buona condotta.
  3. Argomenti bloggers: cuori, soli amori intervallati da furti di ricette condannati alla lapidazione in piazza, ancora cuori soli amori con polemiche tra fruttariani (che ieri erano giudici) e cannibali (che ieri erano finanzieri) e infine cuori soli e amori e discussioni sulla VERA CARBONARA che "non si fa come l'hai fatta tu: quella di mia nonna è quella vera-verissima-originale e le altre son tarocchi gne-gne-gne."
Ma l'argomento che ho più a cuore è il caldo d'estate e il freddo d'inverno. Sì, perché su FB, non puoi dire che hai caldo, che hai la sensazione di afa, che stai male dal freddo, che c'hai il ghiaccio nelle ossa, NO! Su FB, non devi, mai, mai e poi mai lamentarti delle temperature stagionali perché ti tiri dietro i giudici, i fruttariani, i colpevolisti, i laureati ma anche barbari, gli unni e gli ostrogoti.
Non lo dire mai, devi soffrire in silenzio.
Il popolo FB odia la frase "che caldo" perché le risposte possono essere solo due:
"E' estate, è normale, smetti-di-rompere-li-cojoni" e
"Se quest'inverno dici che fa freddo, ti tolgo dai contatti"
Fine, non ci sono vie di mezzo.
E' vero che è estate e che è normale che sia caldo, ed è vero che tra 6 mesi mi lamenterò' di sicuro del gelo ma è anche vero che ho il diritto di dirlo.
E' un'affermazione che ci accomuna come abitanti sulla stessa terra, ci rende uguali, tutti a sudare e a boccheggiare e visto che raramente ci si trova d'accordo, non è forse meraviglioso dire tutti quanti HO CALDO? E' un segno di solidarietà e unione.
Ma si sa, la solidarietà su FB, è solo cuori soli amori e nessuno che ti sventagli.
Abbiamo caldo ma tutti a astenersi dal dirlo perché si cade nel banale, perché guai a dire qualcosa che non sia originale! Guai!
Non sudo (non saprei cosa sudare), ma ho caldo anche io.
Hocaldohocaldohocaldo e me ne vanto.
E tra 6 mesi avrò freddo e lo scriverò su tutte le bacheche.


Nessuna dose per questa ricetta olè-olè

Pomodorini rossi, gialli, verdi, viola...
1 cipollina
sale, pepe, olio
erbette o spezie, origano
pane raffermo o fresco
basilico

Lavate, asciugate e tagliate i pomodorini in due o quattro. Tagliate il pane raffermo  a dadini o se fosse fresco, sbriciolatelo. Far riscaldare un po' d'olio in un padellino e far dorare il pane fino a farlo diventare croccante. Unite le erbette, il sale e il pepe. In una ciotola mescolare i pomodori con il pane, la cipollina tagliata a rondelle e insaporite con sale, pepe e origano. Completate con basilico fresco.


SHARE:

Printfriendly

© MIEL & RICOTTA. All rights reserved.
BLOGGER TEMPLATE DESIGNED BY pipdig