venerdì 29 novembre 2013

Speculoos e...l'aereo

Quando sali in aereo, anche se di voli ne hai fatti a decine, per un secondo, un nano secondo, il pensiero ti va là. Sì, avanti, non negate: tutti ci pensano a quella cosa là. Sali con i tuoi bagagli e sorridi pure, fai finta di nulla, ti chiedi: si sarà visto che ci ho pensato per un attimo a quella cosa là, oppure sto recitando bene la mia parte di viaggiatrice consumata che non gli è mai venuto in mente che l'aereo possa cadere? 
No, non cade, o per lo meno, cadono gli altri ma non il tuo. 
E poi l'aereo è il mezzo più sicuro del mondo. 
E poi sopra le nuvole c'è sempre il sole.  
Ti siedi accanto al finestrino e la hostess si avvicina per dirti che ti sei seduta proprio davanti la porta di emergenza laterale e ti spiega amorevole come se ti stesse raccontando come le è venuto bene il soufflé che in caso, devi rompere il vetro e tirare il manicotto per fare uscire tutti. 
In quel momento ti arriva una camionata di responsabilità che neanche Maria Teresa di Calcutta. L'aereo è nelle tue mani e avrai gli sguardi dei passeggeri accanto che dicono: hai capito tutto vero? Lo sai come farci uscire in caso, vero?
E per concludere, la hostess  ti consiglia di  mettere la borsa  in cappelliera perché in caso, può essere d'impaccio. 
Ma in caso di cosa? Voglio scendere!!
Fortuna che durante il volo arriva lui, il caffè con il biscottino, lo speculoos, quello con il gusto di spezie, quello con il profumo del Nord e di camino acceso. Quello che prima ti conservi in tasca con l'idea di mangiarlo più tardi quando sarai più tranquilla e che invece ti mangi subito perché forse un più tardi potrebbe non esserci.
Invece va sempre tutto bene e quando scendi ti dici: devo cercare la ricetta di quel biscottino, me li faccio da sola in caso...


Se volete saperne di più, ho già parlato di questi biscottini QUI per la crema di speculoos.
Oggi vi propongo il biscottino vero e proprio da fare a casa. Ci sono solo un paio di accorgimenti. *Occorre il melange di  spezie da pain d'épice oppure potete sostituirlo con
1/2 cucchiaino di anice stellato
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano ridotti in polvere
Mescolate e prelevatene 1 cucchiaino (come per questa ricetta) o di più se vi piace più speziato.
*Poi occorre lo zucchero vergeoise ovvero uno zucchero di canna scuro, molto profumato e umido al tatto. Se non lo trovate, credo possa andar bene il muscovado o ultima spiaggia quello di canna ma vi verranno i biscotti più chiari e con un gusto diverso.




Di Sylvie Ait-Ali

250 g farina
150 g vergeoise brune*
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di miscela quattro spezie*
125 g burro
1 tuorlo
4 cucchiai latte
sale



Unire la farina con la vergeoise, un pizzico di sale, il bicarbonato e le spezie. Aggiungere il burro a pomata e lavorare con la forchetta. Unire il tuorlo e il latte a poco a poco fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo (io ho usato il robot). Avvolgere la palla con pellicola e far riposare per 1 ora. Stendere la pasta su un ripiano leggermente infarinato e tagliare i biscotti, trasferirli sulla placca con carta da forno e mettere in frigo fino  a che la temperatura del forno non salga a 180°. Cuocere per circa 10 min. Lasciar raffreddare del tutto, conservare in una scatola di latta ermetica.


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venerdì 19 settembre 2014

Soufflé ghiacciato al cappuccino e...l'intervista a Vanity Fair


Possibile che a me ancora nessuno mi ha chiamato per un'intervista da foodblogger? Che ne so, per Cucina Top, o per Cucina con noi, o anche Cucina tu, che io ti guardo.
Insomma una rivista a caso, una rivista regionale, o del paese che mi faccia un par di domande .
No, nessuna.
Che fare? Soffrire in silenzio, piangere sul cuscino, prendere a sassate tutti i sogni ancora in volo oppure autointervistarsi?
La seconda. 
Mi autointervisto per un bel magazine.
Ho scelto Vanity Fair.



La signorina Monique, autrice del libro foodblogger, cura il suo blog di cucina da 3 anni. La incontro nella hall dell'Hotel Mazzaquantolusso una settimana fa. Sono le otto di mattina eppure lei arriva in orario, senza un filo di trucco ma bella come il sole.
Si siede sul divanetto accavallando quel popò di stacco di cosce e iniziamo l'intervista.

Vanity Fair: Cara, è vero che ha aperto il blog per condividere le sue ricette, la sua passione e per fare nuove amicizie?
No, ho aperto il blog perché volevo partecipare ad un contest dove era obbligatorio averlo, poi mi sono appassionata e ho continuato a mettere ricette e scrivere minchiatepost.
E' vero che ha più di 10.000 seguaci?
No, ne ho 800 ma se calcoliamo tutti quelli che mi seguono per tasse e fatture, a 10.000 ci arrivo tranquillamente.
Cosa ne pensa di Cracco, Barbieri e Rugiati?
Chi?
Crede che un giorno aprirà un ristorante a Niu Iocche, minimal chic dove guadagnerà milioni senza lavorare ma solo grazie al suo nome?
No, non sono quel tipo di persona. Cucinare per guadagnare soldi lo faccio fare agli accattoni. Io mantengo la mia filosofia: spendere soldi per ingredienti, cucinare, montare il set, fotografare, scaricare le immagini, selezionarle, scrivere i post, le dosi, la ricetta e fare spam, tutto assolutamente gratis.
Son proprio furba.
Io.
E' vero che centinaia di aziende la cercano per collaborare con lei, che le propongono posate d'argento per pubblicizzare il loro nome e viaggi gratis per recensire i loro ristoranti?
Guardi, è qualcosa di scandaloso, addirittura  ho dovuto aprire 14 account mail e ho dovuto assumere un segretaria che rispondesse NO a tutte le collaborazioni. Non può capire lo stalking che mi stanno facendo. Lo vede quello seduto al banco bar là a destra? Ecco è il presidente della Kitchen Aid in persona, mi fa la posta da 3 mesi. Gli ho detto no in tutti i modi.
E quella donna fuori con il SUV nero l'ha vista? Quella è la moglie di Bastianich: è 2 settimane che mi chiede di parlare con il marito che si rifiuta di tornare in televisione. Dice che solo io potrei convincerlo.
Capisco, deve essere difficile per lei. Mi dica, con Chef Rubio come mai è finita?
(risata) Ma no! Per carità, i giornali dicono quello che vogliono! Tra me e Gabri va tutto benissimo,  a volte mi fa qualche scenata di gelosia, sa, sono alta bella molto simpatica, e a volte va un po' in crisi.
E con Emmanuel Hadjandrau? Giravano voci che si era innamorata di lui
Sì, è vero. E lo sono ancora ma professionalmente. Gli ho suggerito solo qualche consiglio per panificare meglio.
Ha programmi per il prossimo futuro?
Sì, vorrei viaggiare meno e restare più a casa davanti a Facebook, stirare e pulire il bagno con il piano doccia, le tapparelle e i battiscopa. Vorrei staccarmi da questa vita frenetica, non ne posso più di fare mare-sole-cuore-amore. E' troppo pesante per me.
Ora mi scusi, i 7 minuti sono passati, devo prendere l'aereo per Roma, ho un corso da Montersino.
Ah che meraviglia! Cosa imparerà da lui?
No, veramente è lui che prende corsi da me: devo insegnargli come preparare la crème chantilly (risata satanica).


Per 4  soufflé

3 tuorli
150 g latte
250 g panna
1 cucchiaio di caffé leofilizzato
cacao amaro
decorazioni di cioccolato

Portate il latte ad ebollizione con il caffé leofilizzato e lasciate raffreddare. Montate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. Versare a filo il latte, mescolando. Mettete la pentola a bagnomaria e mescolare fino ad ottenere un composto più denso, senza farlo mai bollire. Versatelo in una ciotola capiente e lasciate raffreddare. Montate la panna e unitela delicatamente alla crema al caffé.
Rivestite con una striscia di cartone il bordo di 4 ciotoline. All'interno, rivestitele di acetato, per facilitare la sformatura e fermate stretto con un elastico. Versate il composto nei bicchieri fino all'orlo e lasciate in freezer per 6/7 ore. Togliete il cartoncino, decorate e servite con una spolverata di cacao amaro e dei cioccolatini.

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venerdì 23 ottobre 2020

FONDANT CON MADELEINES



Questo cake lo chiamerò Fondeleine ed è l’incontro tra due pericolosi dolci francesi: il Fondant e le madeleine al cioccolato.

Vale un pranzo e cena, calorie non pervenute ma sembra, voci di corridoio, che ti devi fare il cammino di Santiago in squat per stare apposto con la coscienza.

L’idea l’ho presa da @le_couteau ma l’ho cambiata perché le dosi non son giuste, aò lo dovevo dire...

La ricetta è semplicissima, vi spiego come ho fatto io nel dettaglio.




Tortiera da 23cm


▪️10 madeleines normali o ripiene

▪️200 g di farina 

▪️200 g di cioccolato 64%

▪️50 g burro

▪️3 uova

▪️1 bicchiere di latte

▪️70 g di zucchero 

▪️7 g di lievito per dolci 




Sciogliete a bagnomaria, il cioccolato a pezzetti con il burro e mettete da parte.

In una ciotola capiente unite la farina con zucchero e il lievito.

Aggiungere le uova e frullate. Unite anche il cioccolato, il latte  e mescolate.

Imburrate la tortiera o foderatela di carta forno, versate il composto e livellatelo. 

Disponete le madeleine e coprite ciascuna con un pezzetto di carta stagnola per evitare che la “bosse” si bruci. Cuocete a 180° per circa 20 minuti.

Far raffreddare completamente e servite poco prima di prendere l’aereo per Santiago😬

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lunedì 2 luglio 2018

Fusilli avocado e tonno


Giugno: le città iniziano a svuotarsi ormai.
Che desolazione!
Per chi resta, il sentimento è bipolare.
Da una parte è un piacere prendere la macchina o fare la fila alla posta: non c'è nessuno e hai la sensazione che la città sia tutta tua, senza traffico e rumori, urla o clacson. Potresti anche guidare in strada a zig-zag o fermarti in mezzo alla corsia per metterti il rossetto allo specchietto retrovisore, oppure puoi passeggiare struccata con quel vestito brutto e logoro ma tanto comodo, che tanto nessuno ti guarda.
Dall'altra parte invece un po' soffri: vedere l'impiegato della posta che ti serve lentamente, che tanto ha tutto il tempo e anche poca voglia. E ti logori perché comunque dai social ti arrivano solo immagini di mari cristallini e pelli abbronzate e tu sei là, davanti al tuo monitor con lo screen-save delle Maldive, il ventilatore a destra e il calendario a sinistra. Lo guardi e con la matita fai il calcolo di quanto ti resta alle ferie. Il calcolo lo fai in ore ché in giorni è troppo doloroso, troppo diretto. Per il momento, l'unica mini vacanza che ti puoi permettere è il pranzo, quello fresco e rigenerante portato da casa. Insalatone colorate di verdure, di riso o un classico italiano: la pasta fredda come quella con zucchine e tonno. Tre ingredienti che si sposano benissimo sia caldi che freddi. Nel web si trovano tantissime idee come questa originale della pasta con zucchine e tonno, una carbonara con il pesce.
La verdura con il pesce è un piacere, sembra quasi di essere in vacanza.
Se durante l'ora di pausa d'ufficio, ti metti sul terrazzino o sul tetto, con i piedi in una bacinella colma di acqua salata, ti mangi la tua pasta fredda e profumata di tonno e ti metti l'App del rumore delle onde, praticamente sei in vacanza per un'oretta a costo zero!
Ma chi te lo fa fare di fare ore e ore di aereo? Poi magari in albergo non ti fanno il cigno con l'asciugamano, in spiaggia la sabbia è così bianca che ti abbaglia, per non parlare dei cocktail in riva al mare così poco igienici e le tartarughe giganti accanto: pericolosissime.
Ma no, assolutamente! Vuoi mettere la pace di una città fantasma e l'eco dei tasti della tastiera, il rumore dei tomi di documenti urgenti sbattuti sulla scrivania, mentre alla radio danno le canzoni anni 70?
Non c'è paragone.
Eppure in fondo al cuore, alla coscienza, in fondo all'animo e alla mente, qualcosa ti dice che non sei nel posto giusto. Ignori questa voce finché puoi ma nel bel mezzo del pensiero, senza una punta di sensibilità, anche la concierge del piano amministrazione, bussa alla porta e viene a salutarti perché "sa, da domani sono in ferie".
La immagini che corre in spiaggia mentre lancia i mazzi di chiavi di tutti gli uffici, si toglie il camice azzurrino e si tuffa in acqua mentre urla "sono in ferie, sono in ferie!" Ti fai una mini ricerca per distrarti: cerchi ricette della tradizione come questo ma ti ricordano troppo la Sicilia, il caldo, il mare. Allora ti imbatti sulla pasticceria ma cadi su una mousse che ti fa solo montare la voglia ombrellone!
Ti sfoghi con lunghi monologhi con il ventilatore, se capita, gli chiedi pure se vuole un caffè.
Però anche tu un giorno andrai in vacanza, toccherà pure a te e sarà bellissimo! Come minimo ti viene la bronchite da ventilatore 2 giorni prima della partenza. Oppure i figli si beccano qualche virus preso all'asilo che si era annidato in inverno per poi uscire strategicamente qualche ora prima della partenza.
Sì perché il "mai-una-gioia" per i sopravvissuti estivi delle città è quasi un mantra.
Il calcolo dei giorni alle ferie e la ricerca di piatti e paste fredde da prepararsi la sera prima, ormai è diventata una tradizione e quasi quasi ti sei abituato.
E poi senza di te, il ventilatore soffrirebbe di malinconia.


Vi voglio aiutare nella ricerca di una pasta fredda con ingredienti che tra loro fanno amicizia subito: fusilli con tonno e avocado. Ecco qui come si fa:

Per 4 persone

300 g fusilli
420 g pomodorini gialli
2 avocado
un mazzetto di basilico
350 g filetti di tonno Rio Mare
sale
pepe

olio

Lavate e tagliate in due i pomodorini. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela, passatela sotto il getto di acqua fredda e versatela in una ciotola capiente. Unite i pomodorini, il tonno sgocciolato e spezzettato, gli avocado a pezzi e mescolate. Completate con olio, pepe, correggete di sale e aggiungete tanto basilico. Lasciate un'oretta in frigo e servite.



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mercoledì 17 luglio 2013

12 modi per presentare la caprese LEONE


LEONE



 Nei primi sei giorni di Agosto, ai nati sotto il segni del leone, arriverà una fortuna insperata: vincerete alla lotteria una somma che non si può neanche scrivere. Sarà il momento di comprare un biglietto d'aereo di sola andata per il vostro angolo preferito. La vincita improvvisa vi permetterà di aiutare finanziariamente tutte le persone che vi sono care, di pagare una vacanza a tutti e di comprargli un appartamento. Vi permetterà di salvare l'Italia dal gorgo, di salvare le foche in Antartide, di comprare le coltivazioni di the matcha e dargli fuoco e di pagare un gelato a Montersino. 
Naturalmente tutta questa fortuna vi renderà bellissimi, in forma perfetta, vi verrà la quarta di seno, la tartaruga, le caviglie sottili e vi alzerete anche di 15 /16 centimetri. La kitchenaid vi vorrà come testimonial ma voi risponderete di no. Non abbassatevi a tanto!


Frase del mese: crederci, sempre.



La ricettaOrgoglioso, onesto, autoritario, degno, onorevole, perfezionista, arrogante, creativo, gentile, ambizioso, sensuale, utopista.  Ogni tanto avete bisogno di un grande classico: questa caprese è per voi! Tagliare la mozzarella a fette. Tagliare il pomodoro a fette, salare e lasciarle scolare un po'. Distribuirle a raggiera nel piatto, decorate con basilico e completate con l'olio EVO.

Già postate
ariete toro gemelli 
cancro vergine
bilancia scorpione sagittario
capricorno acquario pesci





Ogni riferimento ad un oroscopo serio è puramente casuale, ogni parola è frutto di allucinazione e se mai dovesse esserci un collegamento con la realtà, non è dovuto alle mie capacità da astrologa ma ad una botta di culo.

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